La tavola rotonda che si è svolta il 9 ottobre scorso a Roma, durante la quinta edizione del forum Italia Africa Business Week, intitolata “Biomedicale nei paesi africani: ITC e Medical Devices, una opportunità per un partenariato della salute tra Italia&Africa” ha sollevato alcuni temi molto importanti in tema di cooperazione tra Africa e distretto biomedicale mirandolese.
Il settore biomedicale e dei dispositivi medici può contribuire in modo determinante all’innalzamento del benessere generale e alla cura dei pazienti nei Paesi africani creando i presupposti per uno sviluppo economico di pari passo con lo sviluppo sociale.
Tutti i relatori presenti hanno condiviso l’importanza della collaborazione tra istituzioni sanitarie, università ed imprese come modello di riferimento, sulla base dell’esperienza italiana e quanto sia fondamentale formare le imprese locali africane per l’assistenza tecnica pur mantenendo il know-how nel distretto mirandolese.
Dopo le dichiarazioni di Alberto Nicolini, moderatore della tavola rotonda, che ha voluto precisare “nessuno ha intenzione di creare copie del distretto biomedicale mirandolese, è opportuno invece allargare ed aggregare il distretto al fine di farlo comunicare meglio con le realtà internazionali” anche il Dott. Andrea Chiesi, imprenditore farmaceutico particolarmente attivo nella cooperazione con l’Africa, ha sottolineato la necessità che i governi africani adottino il regime regolatorio europeo riconoscendone le validità al fine di rendere subito disponibili agli ospedali locali i dispositivi medici certificati in Italia.