“Quando Filippo era un magazziniere appena laureato, la sua attenzione fu catturata da alcuni aghi: li guardò e li scrutò. Chiese al suo capo, che gli spiegò che si trattava di strumenti utilizzati negli interventi di vertebroplastica.
Tutto sarebbe potuto finire lì, con una semplice risposta a una domanda legittima, ma il capo andò oltre rivelando che il vero valore aggiunto non si trovava negli aghi, dato che c’erano già molti produttori di aghi, ma piuttosto nel cemento osseo, che veniva fornito solo da pochi nel settore.
Filippo intuì il potenziale del prodotto, colse l’opportunità e, forte della sua preparazione in chimica, iniziò i primi esperimenti con bilance e polveri alla ricerca della formulazione perfetta per il prodotto chiave del suo futuro.”