Dal biomedicale la promessa di una sanità più efficiente e sostenibile

Più di settanta imprese del settore biomedicale si sono incontrate a Torino per il primo Startup Biomed Forum.
Il meeting organizzato da PNICube con Assobiomedica, BioPmed e Fondazione Filarete, in collaborazione con Italia Startup e Startup Revolutionary Road, ha fornito la prima fotografia di un settore in grado di portare vantaggi a tutta la collettività: le nuove tecnologie messe a punto dalle aziende potranno aumentare il grado di efficienza in campo ospedaliero garantendo servizi di qualità ai pazienti con una riduzione di costi per il servizio sanitario

27 febbraio 2015 – Decine di startup del settore biomedicale si sono incontrate a Torino per il primo meeting a loro dedicato. Un momento importante che ha permesso per la prima volta di fare il punto su un settore in forte espansione. Nel campo dell’innovazione, infatti, il biomedicale si pone sempre più al centro della scena visto il crescente numero di startup sia in fase di avviamento che di consolidamento sul mercato. Ad oggi, tuttavia, mancava un quadro complessivo del settore.

A colmare questo vuoto ci ha pensato lo Startup Biomed Forum, meeting nato dall’idea di Paul Muller, CEO di NISO Biomed, organizzato da PNICube, l’Associazione degli Incubatori Italiani, con Assobiomedica, BioPmed e Fondazione Filarete, e in collaborazione con Italia Startup e Startup Revolutionary Road. L’evento, rivolto alle aziende biomedicali del territorio italiano sia giovani e/o in costituzione sia già “decollate”, si è svolto presso I3P, l’Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino.

“Ho lanciato l’idea del Forum come una chiamata agli imprenditori per confrontarsi, collegarsi e aiutarsi in rete – ha dichiarato Paul Muller, ideatore e coordinatore scientifico dell’evento – Come imprenditore, e a partire dall’esperienza di NISO Biomed, ritengo che fare impresa startup nel biomedicale sia una sfida importante, difficile ma ad altissimo potenziale: l’Italia in questo campo può fare molto, lo vediamo nella partecipazione e qualità delle aziende presenti qui”.

Impostato come workshop voluto e gestito dalle startup per le startup su temi di loro interesse, il meeting ha richiamato a Torino oltre 70 imprese provenienti da tutta Italia. Attraverso le tavole rotonde animate da esperti e relatori, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi su problematiche comuni, scambiarsi esperienze e best practice, creare collegamenti e fare rete per future sinergie e collaborazioni. Tra le startup presenti anche Silk Biomaterials, vincitrice del Premio Nazionale Innovazione 2014 organizzato da PNICube. L’azienda sviluppa dispositivi medici in seta per la rigenerazione in vivo di tessuti umani, attraverso una piattaforma tecnologica che permette di accoppiare elementi micro e nano fibrosi realizzati interamente in seta.

Il meeting ha tracciato la strada da intraprendere nel prossimo futuro per valorizzare il settore biomedicale, un comparto molto importante per il Paese, sia dal punto di vista industriale che della razionalizzazione della spesa pubblica. In quest’ultimo ambito basti pensare alle potenzialità che possono arrivare dalle innovazioni in campo sanitario: le nuove tecnologie messe a punto dalle startup, sottolineano gli organizzatori, potranno infatti aumentare il grado di efficienza delle strutture permettendo, da un lato, di garantire servizi di qualità ai pazienti, e dall’altro, una riduzione di costi per il servizio sanitario.

“Con questo primo Forum abbiamo voluto rispondere alle esigenze di un settore che presenta esigenze particolari nel processo di creazione e avvio della nuova impresa, oltre che nell’ingresso sul mercato” ha sottolineato Marco Cantamessa, Presidente di PNICube. “Questa è stata la prima tappa di un percorso ricco di aspettative, che permetterà di accendere i riflettori sul settore biomedicale. Un settore che mette insieme l’eccellenza scientifica e le competenze industriali del nostro Paese, e che può anche condurre a importanti benefici per la nostra collettività”.

fonte: insalutenews