La tavola rotonda organizzata da distrettobiomedicale.it ha come tema le problematiche emerse con il dilagare a pandemia da COVID-19 relativamente alla d’ufficio nell’approvvigionamento di dispositivi medici.
il progetto di ricerca europeo imPURE che e ha ricevuto un contributo di circa 5,8 milioni di Euro dalla Commissione Europea mira ridurre i tempi di produzione dei componenti medicali trasformando le linee produttive basate sullo stampaggio a iniezione.
il progetto, presentato durante la tavola rotonda, si propone di sviluppare un nuovo concetto di produzione estremamente flessibile sfruttando la tecnologia dell’Additive Manifacturing e le più innovative soluzioni digitali, fra cui sensoristica di nuova generazione e intelligenza artificiale.
relatori da destra
Claudio Micheletto, Direttore Unità Operativa Complessa di Pneumologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona
Maurizio Borsari, titolare di Dimar Srl
Chiara Cacciavillani, Professore ordinario di Diritto Amministrativo presso la Scuola di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Padova ed avvocato cassazionista
Stefania Melandri, European Funding Development project Manager Warrant Hub, partner del progetto europeo ImPURE
Enrico Bernini Carri, Virologo, generale medico della riserva dell’Esercito Italiano, Presidente CEMEC (Centro Europeo Medicina delle Catastrofi)
a moderare il confronto Alberto Nicolini, editore di distrettobiomedicale.it, partner del progetto europeo ImPURE