Negli ultimi mesi emergono gli effetti della svalutazione dell’euro, con un sensibile incremento delle esportazioni verso gli Stati Uniti, primo mercato di sbocco della provincia
Il Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena ha elaborato i dati diffusi dall’Istat sulle esportazioni delle province italiane nell’anno 2014. La provincia di Modena mostra risultati positivi, raggiungendo la migliore performance degli ultimi tre anni.
Innanzitutto, il confronto del quarto trimestre dell’anno con il trimestre precedente indica un incremento del +4,1%, passando da 2.760 a 2.873 milioni di euro. La variazione tendenziale (confronto con il quarto trimestre 2013) è ancora più favorevole (+6,6%) e, contrariamente agli altri anni, risultano positive tutte le variazioni tendenziali dei quattro trimestri del 2014.
Il confronto annuale con il 2013 è altrettanto buono: l’export provinciale guadagna il +6,2%, maggiore sia al totale regionale (+4,3%), che a quello nazionale (+2,0%); inoltre, con 11.387 milioni di euro di esportazioni, il dato supera per la prima volta il livello massimo registrato nel 2008, anno di inizio della recessione mondiale. Tra le province dell’Emilia Romagna, Modena rimane al secondo posto dopo Bologna per quantitativo di export, mentre è al terzo posto per incremento annuo dopo Ferrara (+9,0%) e Piacenza (+7,0%).
L’anno 2014 vede un ottimo andamento per quasi tutti i settori trainanti della provincia, con incremento a due cifre per i mezzi di trasporto (+13,8%). Buona anche la performance del biomedicale (+9,7%) e della ceramica (+7,6%). Unico settore in lieve diminuzione è il tessile abbigliamento (-2,2%).
L’Unione Europea continua ad essere la meta favorita delle esportazioni modenesi con il 50,2% del totale, seguita dagli Stati Uniti (14,2%) e dall’Asia (11,3%). Gli incrementi più sostenuti si rilevano invece per il Medio Oriente (+11,1%), l’Asia (+10,9%) e i 13 nuovi paesi entrati nella UE (+10,5%). In diminuzione l’export verso l’America Centro Sud (-6,6%) l’Africa Centro Sud (-5,8%) e i paesi europei non appartenenti alla UE (-3,9%).
Infine, nel quarto trimestre del 2014 sono già emersi gli effetti della svalutazione dell’euro, con un sensibile incremento delle esportazioni verso gli Stati Uniti (+20,6%) e in genere verso tutti i paesi che utilizzano il dollaro come moneta per gli scambi internazionali, ad esempio l’Oceania (+34,7%) e il Medio Oriente (+15,9%).