Lo scorso 5 maggio, il Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno ha inaugurato la mostra Canova e il dolore. Le stele Mellerio. Il rinnovamento della rappresentazione sepolcrale, ideata da Vittorio Sgarbi, curata da Francesco Leone e Stefano Grandesso, e sostenuta da Clariscience.
La mostra trova il suo apice nella ricomposizione, per la prima volta dal loro smembramento, dei due monumenti Mellerio, voluti dal conte Giacomo Mellerio in memoria dello zio Giovanni Battista e della moglie Elisabetta Castelbarco, dopo aver visitato lo studio romano di Canova. Attorno alle stele ruotano altri capolavori provenienti da collezioni pubbliche e private nazionali e internazionali, suddivise in tre sezioni: la prima dedicata alle Stele Mellerio e al monumento di De Fabris, la seconda al rinnovamento della rappresentazione sepolcrale operato da Canova e l’ultima che ripercorre gli omaggi di molti artisti a Canova e alle sue invenzioni.
All’interno del percorso espositivo sono presenti anche alcuni disegni inediti dell’artista, il taccuino canoviano di Possagno e i disegni di Felice Giani e della sua cerchia, provenienti dal Museo del Prado e qui per la prima volta esposti.
Considerato il notevole successo riscosso tra gli appassionati d’arte e non, la durata della mostra è stata estesa fino all’8 Gennaio 2023, avendo come precedente termine il 5 novembre 2022.
La mostra costituisce il secondo appuntamento espositivo del 2022 dedicato al bicentenario della morte di Antonio Canova, avvenuta il 13 ottobre 1822 a Possagno – città natale dell’artista – che ne ha celebrato la vita e le straordinarie opere con manifestazioni e iniziative da giovedì 13 a domenica 16 ottobre.
All’ora esatta della morte dell’artista, ossia alle 7.43, la mattina del 13 ottobre scorso è stata celebrata la Messa al Tempio Canoviano di Possagno – che Antonio Canova fece costruire come dono alla sua comunità di origine. Questi giorni di celebrazione si sono conclusi con una mirabile lectio magistralis sull’opera e la figura di Antonio Canova tenuta con grande successo di pubblico dal professor Vittorio Sgarbi.
Fulcro della celebrazione è stato il Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno, che ha aperto le sue porte al pubblico in orari straordinari per permettere a tutti di ammirare – oltre ai modelli originali delle sue opere – anche la casa natale dell’artista, restaurata e restituita al pubblico.
L’intero complesso museale è restato aperto durante l’intera giornata di domenica facendo registrare la presenza di migliaia di visitatori che hanno dimostrato un grande interesse anche per la mostra al cui allestimento ha contribuito Clariscience.
Per omaggiare il Canova, il Ministero ha presentato il francobollo Commemorativo di Antonio Canova raffigurante il gesso della statua “La Pace” di Antonio Canova, custodito nel Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno, il cui marmo è esposto nel Museo Nazionale delle Arti Bohdan e Varvara Khanenko di Kiev.
È stata scelta quest’opera non solo per il valore artistico e la qualità compositiva che la contraddistinguono, ma anche per il forte significato simbolico che assunse all’epoca e che ancora oggi mantiene.