Un minuto di silenzio per Biagio, Paolo, Giordano, Matteo, i quattro operai dell’Haemotronic morti il 29 maggio 2012 sotto le macerie del sisma a Medolla, e poi è stata posata simbolicamente la prima pietra del nuovo stabilimento.
Riparte in via di Mezzo a Mirandola, l’azienda biomedicale così duramente colpita dal terremoto di quasi tre anni fa.
«E’ a chi ha perso la vita in azienda che va costantemente il nostro pensiero», dichiara Renato Ravizza, assieme al figlio Mattia, manager della biomedicale.
Stamani c’erano all’apertura del cantiere il presidente di Confindustria Modena Valter Caiumi, l’assessore regionale Palma Costi, il sindaco di Mirandola Maino Benatti. Il nuovo stabilimento sarà un edificio a prova di sisma, all’avanguardia, concepito secondo le più moderne modalità tecniche. Del tutto differente da quello di Medolla, collassato sotto le scosse sismiche. Nell’ottobre scorso, il procuratore capo di Modena, Vito Zincani, precisò come non fossero emerse responsabilità per il crollo di Haemotronic.
Fonte: ilrestodelcarlino