Convegno “innovabiomed, il domani è già realtà”

Sono stati diversi gli esempi eccellenti di nuovi percorsi e progetti in corso per il settore Life Science, dalla ricerca di base all’innovazione, sulla strada della multidisciplinarietà!

relatori:

da remoto dagli USA Antonio D’Amore, Research Assistant Professor in Biomedical Engineering dell’Università di Pittsburgh e Group Leader in Ingegneria Tissutale per la Fondazione Ri.MED. La valvola cardiaca biomimetica tessutale: tecnologia innovativa che consente di annullare la dipendenza dalle attuali terapie anticoagulanti richieste dalle valvole meccaniche e che garantisce maggiore durabilità di una bioprotesi.

Da sinistra:

Il moderatore del convegno Alfredo Guglielmi, Presidente della Scuola di Dottorato dell’Ateneo di Verona, Direttore Dipartimento di Chirurgia e Oncologia, Direttore UOC Chirurgia Generale ed Epatobiliare, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona, Policlinico G.B. Rossi

Vincenzo Valentini, Direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica e Ematologia e Vice-direttore scientifico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma, Direttore del progetto “Gemelli Generator”. Gemelli Generator è il progetto del Policlinico Gemelli che prevede l’utilizzo di Big Data ed Intelligenza Artificiale per la medicina e la ricerca scientifica.

Federico Vecchioni, amministratore delegato e azionista di BF SPA. Innovazione e bio-materiali: verso una prospettiva agro-biomedica?

Luca Giacomello, specialista in chirurgia pediatrica e neonata le, direttore del Laboratorio di ricerca medica dell’Università di Verona. Prometeo Nanolab è il laboratorio congiunto tra Università e Na-nomnia che ha l’obiettivo di sviluppare progetti nell’ambito delle nanotecnologie applicate alla medicina rigenerativa e all’ingegneria tissutale, per la rigenerazione di organi e tessuti, mediante stampanti 3D-bioprinting.

Nicola Pradegan, specialista in cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera-Università di Padova. Nuove frontiere cardiochirurgiche nella donazione dopo morte cardiocircolatoria (DCD): dal laboratorio alla clinica.

conclusioni a cura di Mauro Ferrari, CEO BrYet Pharma e Professore di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Washington