Taglio del nastro per la nuova camera bianca.
Dal 2012 ad oggi, B.Braun Avitum Italy ha investito 32 milioni di euro per la ricostruzione, l’ampliamento e la modernizzazione dei reparti.
Francesco Benatti, amministratore delegato dell’azienda: «Questo progetto rafforza il nostro impegno a investire sul territorio»
Non si arresta la crescita di B.Braun Avitum Italy, azienda leader nella progettazione, produzione e vendita di sistemi terapeutici dedicati alla dialisi e alla nutrizione enterale e parenterale, che fa capo al gruppo tedesco B.Braun, colosso mondiale del biomedicale presente in 62 Paesi in tutto il mondo.
Questa mattina è stata inaugurata, la nuova area produttiva, una struttura all’avanguardia che si sviluppa su una superficie di 1600 metri quadrati all’interno della quale è collocata la nuova camera bianca, la terza nel giro di pochi anni. Il tutto ha richiesto un investimento complessivo di oltre 15 milioni di euro.
«Dietro qusto investimento c’è un progetto innovativo», spiega l’amministratore delegato Francesco Benatti, «Intorno a un brevetto già in nostro possesso abbiamo costruito un network di collaborazioni di sole aziende italiane di cui siamo capofila. Noi produciamo le sacche vuote, un’altra azienda la materia prima, cioè un antibiotico di nuova generazione, una terza si occupa del riempimento. E da una quarta provengono le attrezzature per il riempimento. Terminato tutto l’iter delle varie validazioni, B Braun potrà immettere sul mercato un prodotto innovative sia dal punto di vista farmacologico sia tecnologico.
«Il nuovo impianto automatizzato all’interno della camera bianca è una sorta di “fuoriserie” del biomedicale. Viaggerà a velocità molto elevate. Settanta sacche ogni due minuti. 2.100 all’ora con una capacità massima di circa 10 milioni di sacche anno». La nuova area produttiva rappresenta l’ulteriore step di un imponente piano di crescita e sviluppo: dal terremoto del 2012 ad oggi, l’azienda ha investito 32 milioni di euro per la ricostruzione, l’ampliamento e la modernizzazione dei reparti produttivi. Numerose le autorità presenti al taglio del nastro: Palma Costi, assessore regionale alle Attività produttive e ricostruzione post-sisma, Patrizio Bianchi, assessore alla Scuola, università, ricerca e lavoro, il sindaco di Mirandola Maino Benatti e il presidente Confindustria Emilia Alberto Vacchi. In occasione della cerimonia di inaugurazione Benatti ha illustrato gli obiettivi raggiunti e quelli che la multinazionale prevede di realizzare nei prossimi anni. «Sono molto orgoglioso di inaugurare questa nuova area produttiva, segno tangibile del nostro impegno costante a crescere», ha affermato. «Siamo diventati più grandi e in grado di rendere ancora più forte e radicata nel territorio la più italiana delle multinazionali».
E i numeri confermano la crescita inarrestabile di B.Braun Avitum Italy. Negli ultimi sei anni il fatturato è aumentato del 37,5 per cento, raggiungendo nel 2017, 68,9 milioni di euro.
Ingenti anche gli investimenti sulle risorse umane: dal 2012 ad oggi il numero dei dipendenti è cresciuto in modo esponenziale arrivando a 380 unità. Un successo non è certo destinato a fermarsi.
E proprio sul territorio l’azienda continuerà a crescere. Nel 2019 sono in preventivo altri 4 milioni di investimenti in automazioni produttive.
Positive anche le stime di crescita del fatturato che supererà gli 93,4 milioni di euro nel 2020 (+35,7 per cento negli anni 2017-2020) e che porterà a un aumento sensibile dell’occupazione per un totale di 450 dipendenti.