Stefano Foschieri, socio di Tecnoline è uno dei manager più stimati del Distretto Biomedicale Mirandolese, con lui abbiamo parlato di presente, futuro e innovazione.
Questa la prima parte dell’intervista:
Storia e attività dell’azienda.
“Tecnoline è un’azienda storica del territorio biomedicale, nata nel 1972 per poi cambiare pelle quando la fondatrice, la signora Neri, ha ceduto l’attività alla figlia e al marito intorno al 1980. L’azienda è inserita nel distretto del polo biomedicale mirandolese e si occupa di dispositivi medicali e non solo. Oggi l’azienda opera con 35 persone su tre aree bianche, in cui vengono assemblati i nostri dispositivi, per un totale circa di 900 metri quadrati. Fino a tre anni fa ci occupavamo di produzione per conto terzi per le grandi aziende del territorio del biomedicale, mentre ora stiamo sviluppando anche prodotti propri commercializzati direttamente”.
Quanto sono importanti per Tecnoline testa e cuore, presenti nel vostro claim?
“Non ci può essere la testa senza il cuore o viceversa e ovviamente vanno avanti parallelamente. La testa è tutto ciò che disponiamo come tecnologia, ricerca e sviluppo e commerciale, mentre il cuore è metterci appunto il cuore nello sviluppo dei nostri prodotti o nella produzione per conto terzi”.
Come si crea l’innovazione e da dove arrivano gli input per innovare?
“Le aziende, in generale, vanno avanti su due linee parallele. La prima è il day by day con ciò che hanno già sviluppato e costituisce la base quotidiana e annuale del proprio fatturato. L’altra linea, invece, sono proprio le idee innovative che provengono dal mercato. Noi frequentiamo quotidianamente ospedali, strutture pubbliche e private, poliambulatori e da lì raccogliamo le idee che vengono poi analizzate dal nostro servizio di ricerca e sviluppo. C’è un binomio tra commerciale e ricerca e sviluppo che ci porta ad avere, all’interno della nostra azienda, prodotti altamente innovativi. Quando parlo di prodotti altamente innovativi penso ad un progetto che la comunità europea sta analizzando e siamo passati alla fase uno, ottenendo l’eccellenza. A gennaio ci sarà l’esame definitivo, se passeremo verremo finanziati per un progetto altamente innovativo”.