Primo focus con piccole e medie imprese del biomedicale: ‘Occorre – sostiene Palma Costi – stimolare e sostenere la ricerca e la innovazione. E’ necessario stilare un’agenda comune di lavoro: istituzioni, associazioni e piccole e medie imprese per sostenere chi lavora e chi crea lavoro”.
Ecco la dichiarazione di Palma Costi:
«Ho voluto iniziare la campagna elettorale stando sui territori. In coerenza allo slogan scelto sono partita con imprese ed associazioni per ragionare concretamente su cosa necessita al mondo delle piccole e medie imprese. Ho iniziato con quelle del BIOMEDICALE. Ormai il tema non è la partecipazione alla fiera, ma la capacità di avere iscritto il proprio prodotto (spesso di eccellenza) nella farmacopea ed avere quindi il prodotto certificato nel Paese dove si vuole vendere. I tempi e i costi sono inaccessibili per le PMI, oltre alle procedure che ostacolano spesso l’accesso dei nostri prodotti biomedicali in molti Paesi. Si rende necessario un lavoro di sistema con la nostra Regione al fine di dotare le PMI del comparto del biomedicale delle opportunità che oggi già’ offriamo al comparto meccanico (schede Paesi, rapporti commerciali siglati dal Governo, rapporti con le nostre ambasciate e quelle ospitanti, ecc .). Nello stesso tempo occorre stimolare e sostenere la ricerca e la innovazione delle PMI. Per questo sarà fondamentale il nuovo tecnopolo di Mirandola che inaugurerà alla fine di novembre e che dovrà essere un punto facilmente accessibile per i nuovi progetti di ricerca tenuti spesso nei cassetti dalle PMI. E’ assolutamente necessario far conoscere alle singole imprese potenzialità e funzionamento pratico del tecnopolo, che tutti auspichiamo possa essere anche da attrazione per imprese di altri territori regionali e diventare una eccellenza nazionale ed europea. Contemporaneamente e’ necessario permettere l’incontro tra le nostre PMI e i nuovi prodotti finanziari, soprattutto capitali di rischio, che possono rappresentare l’alternativa a prodotti creditizi tradizionali e sostenere nuove ed innovative produzioni. E’ davvero possibile un’agenda comune di lavoro: istituzioni, associazioni e piccole e medie imprese per obiettivi comuni e concreti!».
Fonte: pdmodena.it