Lunedì nero per Sorin, Stato blocca fusione con Cyberonics

Lunedì nero per il titolo Sorin, che registra un tonfo a Piazza Affari cedendo quasi -7% e crollando al minimo di seduta a 2,432 euro. Le quotazioni sono zavorrate dalla decisione dell’Avvocato dello Stato di Milano di mettere lo stop alla fusione con l’americana Cyberonics.

Sia Sorin che Cyberonics ritengono infondati i motivi addotti. Sono state le amministrazioni pubbliche che hanno dato mandato all’avvocatura di Stato di opporsi all’integrazione, con l’atto che è stato notificato lo scorso 24 luglio a Sorin.

Sorin in una nota ha sottolineato che “L’Avvocato dello Stato asserisce che l’operazione avrebbe lo scopo di allontanare Sorin da potenziali asserite responsabilità relative ad una controversia in materia ambientale, tuttora in corso, nei confronti di Snia S.p.A, precedentemente capogruppo di Sorin”.

Il riferimento è alla causa legale lanciata dal ministero dell’Ambiente, che nel 2013 ha chiesto 3,4 miliardi di euro per coprire i danni ambientali e i costi di bonifica dei siti che sono stati inquinati dell’azienda chimica Snia, in amministrazione straordinaria dal 2010.

André-Michel Ballester, amministratore delegato di Sorin, ha affermato che “gli effetti dell’iniziativa dell’Avvocato dello Stato sui tempi del perfezionamento dell’operazione non sono chiari in questo momento, tuttavia le attività di integrazione proseguiranno secondo i tempi prestabiliti, tenendo informati tutti gli stakeholders di ogni eventuale sviluppo”.

Fonte: Wallstreetitalia.com