Anche il bilancio annuale non è positivo; infatti con 4.395 imprese iscritte e 4.550 imprese cessate non d’ufficio il saldo per il 2014 si è attestato su -155 pari ad un tasso di crescita[1] annuale del -0,21%, inferiore alla media nazionale (+0,51%), ma uguale a quello regionale (-0,21%), che pone Modena al 72esimo posto della classifica delle province italiane.
Il saldo negativo tra iscritte e cessate, è dato soprattutto dalla forte diminuzione delle imprese iscritte, che hanno raggiunto il minimo degli ultimi cinque anni e risultano in calo del -8,4% rispetto al 2013. Anche le imprese cessate sono in diminuzione (-10,7%), in questo modo la flessione della consistenza è risultata meno evidente.
Il confronto delle imprese registrate al 31/12/2014 con quelle al 31/12/2013 ha mostrato una diminuzione di 450 imprese, pari ad una variazione tendenziale del -0,6%.
La consistenza delle imprese artigiane è calata di 342 unità, con un tasso di sviluppo negativo del -1,4%, identico sia alla media regionale che a quella nazionale.
Le imprese attive, cioè quelle che hanno dichiarato l’effettivo inizio dell’attività, perdono 300 unità nel quarto trimestre 2014, pari ad un calo del -0,4%, mentre nell’intero anno diminuiscono di 450 posizioni (-0,7%). Considerando la forma giuridica, nel 2014 sono in ulteriore decrescita le società di persone (-2,9%) e le ditte individuali (-1,1%), mentre continua l’aumento delle società di capitale (+2,0%) e delle ‘altre forme’ (+1,5%).
Esaminando l’andamento annuale delle imprese attive per macrosettori di attività, si nota la flessione maggiore nell’agricoltura (-2,4%), seguita dall’industria manifatturiera (-1,5%) e dalle costruzioni (-1,3%). L’unico settore pressoché stabile è quello dei servizi (+0,1%); al suo interno vi sono tuttavia andamenti differenziati ovvero comparti in forte crescita come l’istruzione (+6,8%), le ‘attività di supporto alle imprese’ (+4,4%) e i ‘servizi di informazione e comunicazione’ (+1,8%), mentre sono in diminuzione già da parecchi trimestri i servizi di trasporto e magazzinaggio (-2,0%), le attività immobiliari (-1,4%) e le ‘attività finanziarie e assicurative’ (-1,0%).
Uno sguardo al dettaglio del manifatturiero mostra un aumento solamente nella ‘riparazione e manutenzione’ (+3,2%) e nell’industria alimentare (+0,3%).
Gli andamenti più negativi si trovano nella ‘fabbricazione di carta e prodotti di carta’ (-5,4%), nella ‘produzione di articoli in gomma’ (-4,0%), e nella ‘fabbricazione di mezzi di trasporto’ (-3,7%). In diminuzione anche i settori primari dell’economia modenese come la ceramica (-3,2%), il tessile abbigliamento (-1,8%) e il metalmeccanico (-1,6%).
[1] Tasso di crescita: rapporto tra il saldo fra iscrizioni e cessazioni rilevato a fine anno e lo stock delle imprese registrate all’inizio del anno