La Regione Siciliana “sbarca” a Verona con i suoi tre IRCCS per presentare progetti e realtà d’eccellenza, in termini di innovazione, tecnologia e ricerca scientifica. Saranno l’ISMETT di Palermo, il Bonino Pulejo di Messina e l’Oasi di Troina a rappresentare la Sicilia dell’innovazione e della ricerca ad Innovabiomed, il network place per l’innovazione biomedica che si svolgerà il 26 ed il 27 ottobre a Veronafiere. I tre IRCCS presenteranno a Verona tre progetti innovativi che coniugano tecnologia e ricerca con lo scopo di fornire servizi e cure sempre migliori ai pazienti.
L’Ospedale Intelligente del Bonino Pulejo
Digitalizzazione per fornire servizi più all’avanguardia ed una migliore esperienza ai pazienti dell’Istituto. Questo il centro del progetto “Ospedale Intelligente” che sarà presentato dal Bonino Pulejo di Messina. Il progetto che prevede la radicale trasformazione del modello ospedaliero in un’ottica digitale che coinvolgerà integralmente tutta la struttura: dalla ricerca preclinica a quella clinica e traslazionale, dall’offerta dei servizi sanitari, alle modalità di lavoro di tutto il personale. A cambiare sarà soprattutto l’esperienza e l’interazione dei pazienti che entreranno in contatto con l’Istituto. Attraverso l’introduzione della più avanzata infrastruttura digitale, di soluzioni e servizi innovativi costruiti mediante l’analisi del percorso clinico, la trasformazione consentirà la creazione di un vero “Smart Hospital”. Questa innovazione, consentirà di adottare, mediante soluzioni ICT , il cosiddetto modello “Hub & Spokes”, con l’obiettivo di semplificare l’approccio del malato con l’IRCCS fin dalla sua presa in carico. “La trasformazione – spiega il prof. Prof. Placido Bramanti, Direttore Scientifico del Bonino Pulejo – è rivolta sia al personale che lavora presso l’IRCCS ma soprattutto ai cittadini e ospiti della struttura che avranno l’opportunità di usufruire di servizi smart per tutto il loro percorso all’IRCCS garantendo tempestività, adeguatezza ed efficienza delle cure fornite”.
ISMETT e l’Infrastruttura di ricerca per sviluppare programmi di medicina personalizzata
Ricerca ed innovazione al centro del progetto ISMETT che a Verona presenterà le attività in corso per la realizzazione di una infrastruttura di ricerca integrata per lo sviluppo di approcci innovativi di medicina personalizzata, uno dei campi di ricerca più all’avanguardia . L’infrastruttura è caratterizzata da un centro di acquisizione ed elaborazione di tutti i dati clinici (dati medici, laboratoristici, strumentali e di imaging) al fine di fornire una quantità di dati strutturati sufficienti (“Big Data”) ad applicazioni di machine learning e intelligenza artificiale per l’analisi di quadri clinici di interesse. Sono, inoltre, in corso di completamento laboratori integrati per lo sviluppo di prodotti cellulari per trattamenti personalizzati di immunoterapia e medicina rigenerativa, utilizzabili sia da ISMETT che da altri centri clinici interessati. La possibilità di ISMETT di avvalersi inoltre di una Unità di Fase 1, di un laboratorio per studi preclinici su grandi animali e di un laboratorio di sensoristica fa sì che l’infrastruttura di ricerca di ISMETT abbia caratteristiche uniche ai fini dello sviluppo di innovazioni in campo sanitario che possano arrivare rapidamente alla clinica per la gestione ottimale dei pazienti affetti dai diversi tipi di patologie – acute e croniche – di interesse della Medicina di oggi.
Il Sistema di Teleneuroriabilitazione dell’Oasi di Troina
Il sistema di teleneuroriabilitazione delle abilità funzionali di vita quotidiana sarà, infine, al centro del progetto dell’IRCCS Oasi di Troina, che opera nel campo delle neuroscienze da oltre 30 anni. Il sistema è basato sull’uso di realtà virtuale immersiva e non, rivolto a persone con Disabilità Intellettiva o con Disturbi Cognitivi acquisiti. Un training virtuale che inizia in ospedale e prosegue presso il proprio domicilio, con un sistema di controllo in remoto e che ha il suo perno nella telemedicina. Il sistema tecnologico si compone di un server che gestisce la comunicazione tra il database e le App, sviluppate con Unity3D, ed installate sui vari device dei singoli pazienti. La riabilitazione prevede inoltre l’uso sia di una camera virtuale a due pareti (CAVE), sia di TV-touch, tablet e visori VR. Sia le App già disponibili che quelle in corso di sviluppo riproducono ambienti ed oggetti 3D simili a quelli della vita reale e sono state specificamente disegnate utilizzando le procedure tipiche della psicologia comportamentale. I risultati, ad oggi, hanno evidenziato che questo sistema può essere usato autonomamente dai pazienti senza il diretto controllo del trainer e che le abilità apprese durante il training virtuale possono essere generalizzate alla vita di ogni giorno, favorendo il rallentamento della progressione della malattia nelle demenze e un minor ricorso a ricoveri ospedalieri di riabilitazione.
“La partecipazione dell’assessorato alla salute siciliano ad Innovabiomed – spiega l’assessore Ruggero Razza – ha il duplice ruolo di assicurare la presenza della Regione Siciliana ad un prestigioso evento che è sede di scambio di competenze e conoscenze nel settore della bio tecnologia e contestualmente di confermare il nostro impegno rispetto alle best practice da condividere e sostenere a beneficio della salute collettiva“.