Prosegue l’approfondimento del nostro portale con il Responsabile R&S Andrea Scanavini
“Dal punto di vista tecnologico, – ha affermato l’Ing. Scanavini- il distretto ha delle eccellenze uniche come centri di sviluppo che sono superiori anche ai distretti areonautici italiani ed esteri. Aumentando la collaborazione si può, però, fare ancora molto di più. Attualmente, noi vediamo un insieme di tante aziende, ognuna al top nel proprio lavoro, ma che non collaborano tra loro. La multidisciplinarietà è uno dei punti fondamentali che sta dando slancio ai settori che stanno trainando l’economia a livello mondiale. In una realtà come il distretto, dove le tematiche sono molto diverse e non c’è concorrenza, poter creare una struttura integrata o uno scambio di competenze accelererebbe maggiormente la crescita. Cosa significa innovazione? Per noi, in generale, significa fare cose che prima non erano mai state fatte. Vuol dire fare un passo in avanti tecnologico tutti i giorni, ma andando a prendere competenze ed esperienze in altri ambiti e renderle applicabili in altri settori. Le opportunità per fare cose del genere sono numerose, ma bisogna trasportarle e avere qualcuno in grado di recepirle. Siamo specializzati – ha proseguito Scanavini – nel capire quali sono i materiali giusti e il processo giusto per realizzare un prodotto e spostarlo da una realtà applicativa ad un’altra”. L’utilizzazione di materiali biologici oppure organici potrebbe, in futuro, riuscire a soppiantare il policarbonato nella produzione di dispositivi medici? “Le tecnologie ci sono già – ha chiosato Scanavini – e di materiali ne esistono tanti con caratteristiche diverse tra loro e compatibili a molte applicazioni. Non ci siamo ancora arrivati, ma ci arriveremo a breve”.
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