“Io sono innanzitutto una ricercatrice, mi considero un ‘primus inter pares’. Cercherò di mettermi a guardare con gli occhi dei ricercatori – spiega Carrozza – ma oggi è un momento molto complesso che la ricerca deve contribuire a superare. Credo che abbiamo di fronte tantissime sfide che richiedono sia la competenza tecnologica che la prospettiva umanistica, un’unità di saperi e conoscenza che può consentire di affrontare questa complessità nella maniera migliore. Occorre essere ottimisti e, affondando i piedi nella tradizione, guardare avanti”.
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