La seconda edizione di Innovabiomed, il network place per l’innovazione biomedica si svolgerà in presenza il 2 e 3 luglio 2021 al centro congressi Palaexpo di Veronafiere, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid. Si terrà sabato 3 luglio dalle 14 alle 16 in Sala Rossa il convegno dal titolo “La manifattura digitale in chirurgia ortopedica” a cura dell’Istituto ortopedico Rizzoli IRCCS. Ad aprire il convegno Nicola Fazio con “Introduzione e il ruolo del Technology Transfer”, a seguire sarà il turno dell’Ingegner Alberto Leardini con lintervento dal titolo “Breve rassegna delle esperienze del 3D al Rizzoli”, “I materiali e la pianificazione preoperatoria” sarà il tema trattato dal Professor Francesco Traina e dal Dottor Francesco Perdisa, mentre il Dottor Gisberto Evangelisti facente parte del gruppo del Dottor Alessandro Gasbarrini parlerà di “Manifattura digitale in chirurgia vertebrale”. A chiudere il convegno sarà il Dottor Costantino Errani del gruppo del Professor Davide Maria Donati con l’intervento dal titolo “Manifattura digitale per la ricostruzione del bacino”.
I trattamenti ortopedici standard, sia conservativi sia chirurgici, offrono risultati soddisfacenti soprattutto in quelle tipologie di intervento più comuni e maggiormente eseguite. Nel caso di trattamenti più complessi, dove i più classici dispositivi non rispecchiano precisamente le caratteristiche proprie dell’anatomia, come ad esempio nella protesica primaria delle piccole articolazioni (piede, caviglia, spalla, gomito, mano), nella chirurgia di aree anatomiche complesse (bacino, colonna) ed in presenza di tumori, difetti o perdite ossee, nonché nella protesica di revisione, si assiste ad un più elevato tasso di fallimenti. Per far fronte a questi problemi, una maggiore personalizzazione dei trattamenti ortopedici è necessaria, e ciò sembra sempre più praticabile mediante l’utilizzo di nuove tecniche digitalmente assistite, come la stampa 3D e le simulazioni preoperatorie. Considerata la giovane età del campo chirurgico, attualmente i dati scientifici che confermano l’efficacia di tali trattamenti a lungo termine sono ancora limitati, tuttavia, a livello Internazionale, nel campo ortopedico, si sta assistendo ad un aumento dell’applicazione di metodiche orientate alla personalizzazione degli impianti, con sempre più evidente successo clinico. Pianificazioni preoperatorie tramite ricostruzioni 3D delle lesioni e produzione di sostituti ossei, o articolari tramite manifattura digitale sono tra i principali ambiti di sviluppo clinici del Rizzoli. Partendo dalle immagini di risonanza magnetica, o dalle TAC, allo IOR vengono progettate protesi su misura in base alle caratteristiche geometriche e biologiche della persona ed alla tipologia dell’intervento, in un confronto costante con il chirurgo che effettuerà l’operazione. Ad oggi svariate esperienze cliniche sono già mature, con molti pazienti coinvolti ed operati con successo. Si tratta di ricostruzioni muscoloscheletriche di bacino e ginocchio, ricostruzioni di gomito e spalla, sostituzioni vertebrali e protesi di caviglia personalizzati e adattati ad ogni singolo paziente, che permettono un recupero funzionale più veloce e una maggiore stabilità dell’impianto, laddove non esistono in commercio sostituti in grado di adattarsi alle particolari anatomie delle lesioni operate.