Si celebra oggi il decimo World Kidney Day. Le patologie renali interessano una persona su dieci nel mondo e in Italia il 7,5% degli uomini e il 6,5% delle donne. Le regole per non ammalarsi e le iniziative per celebrare la ricorrenza
“Salute renale per tutti”. È questo lo slogan scelto per la “Giornata Mondiale del Rene” (World Kidney Day) che domani celebrerà il suo decimo anniversario. Nelle intenzioni degli organizzatori, l’International Society of Nephrology e l’International Federation of Kidney, il tema ci ricorda che non tutti abbiamo lo stesso rischio di malattia renale e che non tutti abbiamo lo stesso accesso alle cure.
Prendersi cura dei propri reni è fondamentale. Nel mondo, a soffrire di patologie renali è una persona su dieci e la maggior parte non ne è consapevole fino a quando è troppo tardi.
La malattia renale cronica (MRC), la cui incidenza si prevede che aumenti del 17% nell’arco dei prossimi 10 anni, è stata ufficialmente riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da altre organizzazioni come un problema di salute pubblica globale. È associata a numerose complicanze e ad elevati costi sanitari e sociali – tanto che per questa patologia si utilizza oltre l’1,5% del fondo del Servizio Sanitario Nazionale – e secondo i dati emersi dallo studio CARHES riguarda in Italia il 7,5% degli uomini e il 6,5% delle donne per un totale di quasi 6 milioni di persone.
Obesità, diabete e ipertensione sono i fattori che mettono principalmente a rischio la salute dei nostri reni. «I reni, salvo poche e particolari situazioni patologiche come i calcoli renali che possono dar luogo a coliche renali, le glomerulonefriti che danno ematuria (sangue nelle urine) o accumulo di acqua (edemi), sono spesso muti nelle loro manifestazioni di disfunzione e non danno segni clinici se non in una fase di gravità avanzata, quando compaiono intensa astenia, nausea, vomito, crampi muscolari» spiegano dalla Società Italiana di Nefrologia. «Il problema è che a questo punto è difficile tornare indietro e si rende necessario nella maggior parte dei casi solo il trattamento sostitutivo con la dialisi o il trapianto di rene».
In genere solo il 20% dei pazienti in dialisi cronica sono iscritti nelle liste di attesa per il trapianto. Ogni anno sono circa 1600 i trapianti di rene in Italia e nel 2014 vi è stato un incremento del 4%.
Non va dimenticato il costo sociale delle MCR. Un paziente lavoratore con insufficienza renale cronica perde in media più di 10 ore di lavoro a settimana e se deve fare la dialisi le ore salgono ad almeno 20 alla settimana. Il costo medio annuo per paziente si aggira intorno ai 9mila euro e, se è in dialisi, il costo sale a 40mila.
Bevi un bicchiere d’acqua e posta la foto su Twitter. I danni al rene sono irreversibili, dunque la prevenzione, attraverso l’adozione di uno stile di vita sano e di un’alimentazione adeguata, è di fondamentale importanza. C’è ancora molto da fare per accrescere la consapevolezza dei pericoli legati alla malattia renale e quindi, in occasione della Giornata Mondiale del Rene, sono numerose nel mondo le iniziative locali volte a sensibilizzare la popolazione. Inoltre, è partita anche una campagna online a livello globale che punta alla partecipazione attiva dei cittadini attraverso la condivisione in rete di immagini, foto e messaggi di testimonianza. Per partecipare all’iniziativa internazionale, lanciata dall’International Federation of Kidney, basta pubblicare su twitter uno scatto che ci ritrae nell’atto di bere un bicchiere d’acqua (usando gli hashtags: #worldkidneyday, #glassofwater, #isupportwkd) e la foto finirà nella galleria ufficiale, qui .
L’idea di coinvolgere i cittadini, rendendoli testimoni della Giornata, è stata adottata anche da molti paesi, tra cui l’Italia, dove la campagna “Waterselfie campaign” permetterà di raccogliere fondi per la stesura di una guida redatta dall’Associazione Nazionale Emodializzati, Dialisi e Trapianto- Onlus su come mantenere sani i nostri reni.
Una rete nazionale. L’appello lanciato dalla SIN riguarda la definizione di un nuovo modello di rete nefrologica nazionale per la malattia renale cronica: un sistema a rete su base nazionale ed articolazione regionale «capace di garantire l’uniformità delle prestazioni attraverso l’implementazione di percorsi condivisi per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie renali» spiega Antonio Santoro, Presidente della Società Italiana di Nefrologia e Direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia, Dialisi e Ipertensione del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna. «Il mancato coordinamento e razionalizzazione delle risorse del Servizio Sanitario Regionale in ambito Nefrologico ha avuto come conseguenza sovrapposizioni, differenze di offerte terapeutiche e di costi tra diverse ASL, ma anche l’incremento della attività di centri di dialisi privati che si limitano ai trattamenti dialitici di pazienti non complicati».
LE DIECI REGOLE PER LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE RENALI
1) Praticare attività fisica con regolarità
2) Non fumare
3) Fare attenzione alla gestione del peso corporeo
4) Evitare un’alimentazione ipercalorica ad elevato contenuto di grassi
5) Ridurre il consumo di sale e non eccedere nel consumo di proteine
6) Evitare l’abuso di farmaci in particolare gli anti infiammatori non steroidei
7) Sottoporsi periodicamente all’esame delle urine
8) Conoscere il valore della creatinina contenuta nel proprio sangue
9) Mantenere l’organismo correttamente idratato bevendo almeno un litro e mezzo di acqua al giorno
10) Ridurre il consumo di bevande diverse dall’acqua
Fonte: lastampa.it