Dal 4 Febbraio al 31 marzo sarà possibile per le aziende compilare online l’ottava edizione della rilevazione targata Confindustria Dispositivi Medici sul comparto produttivo delle tecnologie per il benessere e la salute. La survey (clicca qui) che ha un focus sugli investimenti delle imprese, è declinata secondo tre principali temi: ricerca e innovazione in Italia, sviluppo nei mercati esteri e responsabilità sociale. L’obiettivo è una raccolta accurata di dati per fare il punto sullo stato dell’arte e i trend di uno dei settori più innovativi e complessi, protagonista della medicina del futuro.
Anche quest’anno i dati raccolti saranno utilizzati dal Centro studi di Confindustria Dispositivi Medici per un’analisi aggregata che costituisce il nucleo del Rapporto annuale su Produzione, Ricerca e Innovazione (PRI) che sarà pubblicato in autunno. Grande importanza avrà la partecipazione attiva delle 4.000 imprese del settore, dalle PMI alle start-up fino alle grandi multinazionali per un campione sempre più rappresentativo.
“Forniremo degli indicatori unici – ha affermato Massimiliano Boggetti, presidente di Confindustria Dispositivi Medici – a iniziare dallo stato degli investimenti in ricerca e innovazione in Italia, che secondo l’ultima rilevazione si attesta a 1,17 miliardi, impiegando il 12% dei 76.400 occupati del settore. Le nostre imprese portano infatti avanti lo sviluppo di tecnologie per migliorare la salute e il benessere delle persone con un investimento economico e sociale insieme che sta permettendo la rivoluzione della medicina delle 4P, preventiva, predittiva, personalizzata, partecipativa. E lo fanno in un contesto sempre più globale, da qui il focus sugli investimenti all’estero, dove è importante avere un’attenzione mirata alla responsabilità sociale, intesa a tutto tondo come sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Il Rapporto annuale su produzione ricerca e innovazione – continua Massimiliano Boggetti – è di fondamentale importanza per capire la portata del nostro mercato e il suo impatto sull’economia reale del Paese. La varietà dei prodotti e dei servizi offerti impone un’analisi attenta e aperta a molte fonti per tracciare non solo lo stato dell’arte ma anche per comprendere e anticipare i trend del futuro, di un settore che ha le carte in regola per diventare uno dei grandi protagonisti del nostro made in Italy”.