Anche nel 2015 il Fondo si conferma strumento di politica attiva degli Enti locali per collaborare ad arginare il fenomeno della microcriminalità
Sono 90 le imprese della provincia di Modena che hanno diritto al contributo previsto dal bando dell’iniziativa “Fondo per la sicurezza”, che da oltre 15 anni interviene a sostegno delle aziende che installano sistemi di sicurezza per prevenire furti, rapine e atti di microcriminalità.
Il “Fondo per la Sicurezza” è cofinanziato da Camera di Commercio, Comune di Modena e da altri 26 comuni del territorio e prevede contributi a fondo perduto rivolti alle imprese con apertura al pubblico o con consistente flusso di valori e monete che installano sistemi di sicurezza.
Altri numeri importanti: risorse pubbliche impegnate per complessivi € 97.844, di cui € 79.939 messi a disposizione dalla Camera di Commercio e € 17.905 dai Comuni aderenti, di cui € 6.226 dal Comune di Modena.
Il bando 2015, come sempre concertato con le Associazioni di categoria rappresentative dei settori interessati, ha introdotto in via sperimentale la priorità a favore delle imprese che installano sistemi di videoallarme antirapina collegati alle Forze dell’Ordine, al fine di assicurare il contributo a chi acquista un sistema di sicurezza in grado di interagire con gli apparati in essere presso le sale e le centrali operative della Polizia e dell’Arma dei Carabinieri, sulla base di quanto previsto dal Protocollo vigente tra Ministero dell’Interno e Associazioni di categoria.
La risposta del territorio è stata valutata positivamente dalla Commissione esaminatrice delle domande prevista dal regolamento dell’iniziativa, che si è riunita il 14 maggio 2015. In effetti, su 90 imprese finanziate, 19 intendono installare sistemi antirapina, che garantiscono qualità dell’immagine e collegamento in tempo reale con le Forze dell’Ordine, ma sono anche più costosi e quindi ricevono un contributo maggiore, pari ad un massimo di € 2.500 nei Comuni aderenti e di € 2.000 in quelli non aderenti.
Le altre 71 imprese hanno presentato domanda per le tipologie di sistemi di cui al punto b) del regolamento, quali le videosorveglianze a circuito chiuso, i sistemi antintrusione e i nebbiogeni che ricevono un contributo massimo di € 1.000 nel caso di Comune aderente e di € 800 di non aderente e gli altri sistemi passivi elencati al punto c) dello stesso, che possono contare su contributi rispettivamente pari a € 600 e a € 480.