Un evento unico nel suo genere che ha la forza di riunire, in un solo luogo, imprese, istituzioni, giovani talenti, startupper, media e cittadini. Dopo “One Health”, proprio a conclusione del Biomedical Valley 2024, è stato annunciato il tema per il 2025: sarà “Healthy Communities” a guidare il dialogo degli eventi del prossimo anno, un filo conduttore che riflette l’essenza del distretto biomedicale italiano – polo industriale prospero, solido e solidale, caratterizzato da eccellenze e sinergie tra tutti gli attori della filiera.
Prima del kick-off, l’organizzatore Matteo Stefanini ha espresso vicinanza ai lavoratori e alle famiglie di Mozarc – Bellco, uno dei siti produttivi storici del territorio, auspicando una soluzione condivisa e leggendo una nota accorata dei sindacati Cisl e Cgil.
Gli speaker delle principali imprese del settore e di tutta la filiera connessa, tra cui AllianceBernstein Banca Generali, BayWa re, B. Braun, BSI group, Fresenius Kabi, GB Soluzioni, Guzman Polymers, Innova Finance, Intersurgical, LivaNova, Medica, Olympus, Palladio group, Sidam e Wecare, hanno portato all’apice della riflessione il tema “One Health”, ossia l’importanza di adottare un approccio olistico alla salute umana, ambientale e sociale, come un unico ecosistema interconnesso.
Interventi d’onore con Alberto Forchielli, imprenditore, opinionista e investitore esperto di affari internazionali, Francesco Saverio Mennini, Capo Dipartimento del Ministero della Salute, e Francesco De Santis, vicepresidente di Confindustria per la Ricerca e Sviluppo. Alberto Forchielli è intervenuto sul palco, intervistato da Ilaria Vesentini, sottolineando alcuni punti strategici che delineano altrettante sfide per il Distretto Biomedicale: dall’antidumping come strumento di contenimento della concorrenza cinese fino alla necessità di fare lobby, identificando un capofila e andando oltre le logiche delle singole imprese multinazionali. Ancora, l’annosa carenza di infrastrutture, le potenzialità di iniziative di sviluppo condivise che spaziano dai fondi di venture capital e private equity, per arrivare fino alle politiche attive capaci di aumentare l’attrattività territoriale a tutto tondo, inclusa l’idea di un campus universitario straniero.
Francesco Saverio Mennini ha invece stressato l’importanza del neonato “Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema (One Health) e dei rapporti internazionali” all’interno del Ministero della Salute, per la produzione, anche dal punto di vista regolatorio, “di tutto ciò che serve per aiutare i settori industriali, ma soprattutto per garantire ai pazienti un accesso rapido e precoce alle tecnologie più efficaci”. Francesco De Santis, ha posto l’accento sull’investimento in ricerca e sviluppo, enfatizzando la necessità di una sinergia tra quello privato (che è raddoppiato nell’ultimo decennio) e quello pubblico, per potenziare la capacità di sviluppo, di crescita e di internazionalizzazione.
“Il networking è la moneta del futuro”, ha detto Matteo Stefanini. “Speranze, passioni, sinergie tra i protagonisti della filiera del biomedicale e volontà attrattiva verso i giovani talenti sono solo alcune delle direttrici lungo cui si orienta il lavoro nostro, quello di tutti i volontari, delle aziende e degli stakeholder che hanno voluto essere parte di questo momento collettivo. La vita è ovviamente la cosa più preziosa che abbiamo, e nel nostro distretto è anche il motore delle imprese, dell’innovazione e delle nostre comunità”.
Gli impegni di Biomedical Valley
L’edizione 2024 di Biomedical Valley ha posto al centro del dialogo con le istituzioni e con le eccellenze del territorio i temi cari al distretto, tra cui il superamento del Payback e la questione viabilità, dove si attendono aggiornamenti sulla strada Statale 12 e sul progetto Cispadana. Non solo incontro e dialogo, ma anche segnali concreti per le nuove generazioni con il Career Day svoltosi in mattinata presso nuova Biblioteca Eugenio Garin di Mirandola ha visto la partecipazione di imprese selezionate e oltre 230 candidati dagli atenei Pisa, Verona, Modena, Trento, Milano, Bologna e Padova, per citare i più importanti.
Il vincitore della prima edizione di Maverx Innovation Bootcamp
Biomedical Valley ha acceso le luci sulla fase finale del Maverx Innovation Bootcamp, un’iniziativa per Startup organizzata dalla Fondazione Maverx con la collaborazione di Biomedical Valley, Tecnopolo Mario Veronesi, e il supporto di Wecare, per accelerare soluzioni innovative in campo One Health.
Le startup più promettenti (FLOWeR, Heremos, InSimili) hanno esposto i loro progetti di fronte a un pubblico di rappresentanti del settore, investitori, venture capitalist e la comunità.
L’iniziativa anche quest’anno è stata supportata da Partner di eccellenza, tra cui Adecco, AllianceBernstein Banca Generali, BayWa re, B. Braun, BSI group, Fresenius Kabi, GB Soluzioni, Guzman Polymers, Innova Finance, Intersurgical Starmed, Livanova, Medica, Olympus, Palladio Group, Sidam, Azimut Capital Management Maverx, ClimaService, Elcam Medical, Fondazione Maverx, Synesthesia e tanti altri, inclusi anche i patrocini di Comune di Mirandola, CNA Modena, Confindustria Emilia, Wecare e Tecnopolo TPM.