articolo a cura di
AreaSCOA
Lavoro di qualità per oltre 70 mila persone. Questi i numeri dell’occupazione del settore dei dispositivi medici in Italia secondo l’ultima indagine di Confindustria Dispositivi Medici. Parliamo di un comparto che da solo genera 16,5 miliardi di euro tra export e mercato interno e conta 3.957 aziende. Si tratta di un tessuto industriale eterogeneo “altamente innovativo e specializzato, dove le piccole aziende convivono con i grandi gruppi”. Il settore si distingue soprattutto per l’alta specializzazione dei profili: la percentuale dei laureati è circa doppia rispetto a quella del resto del manifatturiero. In più si tratta di un comporto attento all’innovazione: gli investimenti in ricerca e sviluppo sono maggiori rispetto agli altri comparti industriali nazionali.Ma quali profili cercano le aziende del settore? Tra i più richiesti troviamo lo specialista del prodotto biomedicale. In genere un professionista con laurea in ingegneria biomedica in grado di studiare e progettare materiali, strumenti e tecnologie sanitarie. Richiestissimo anche il tecnico senior di controllo qualità, di fatto un esperto delle materie prime utilizzate nella produzione dei dispositivi medici. Sempre più apprezzati anche i profili con competenze It e in grado di rispondere alle sfide della salute 4.0: tra questi troviamo i big data analyst e gli esperti di stampa 3D.