intervista a cura di Marco Gibertoni
Avevamo già parlato di loro nel numero di Giugno 2015 de La Plastica della Vita ma a seguito dell’interesse suscitato il nostro inviato Marco Gibertoni li ha intervistati durante il Meet in Italy for Life Sciences per approfondire l’argomento
La seconda edizione del Meet in Italy for Life Sciences si è tenuta a Milano la scorsa settimana. La città meneghina ha ospitato per tre giorni startup del settore delle scienze della vita, dando loro la possibilità di fare un pitch e di incontrare aziende e potenziali investitori.
Tanti i protagonisti, provenienti da ogni parte del mondo. Tra questi anche Neuron Guard, una startup innovativa con sede a Modena che sta sviluppando un dispositivo medico per il trattamento precoce di ictus, arresto cardiaco e trauma cranico. Colpito dall’idea ho deciso di scambiare quattro chiacchiere con i fondatori Enrico Giuliani e Mary Franzese.
Partiamo dall’inizio. Chi è Neuron Guard?
Neuron Guard è una startup innovativa nata nel 2013 con l’obiettivo di portare sul mercato un dispositivo medico per trattare precocemente persone colpite da ictus, arresto cardiaco e trauma cranico grave. La nostra tecnologia, basata su un noto principio neuro-protettivo ovvero l’ipotermia terapeutica, si compone di un collare refrigerante e di un’unità di controllo esterna. Il primo componente è mono – paziente ed ha l’obiettivo di raffreddare il collo così da ridurre la temperatura cerebrale al di sotto dei 37°C per una durata massima di 48h; il secondo invece ha il compito di permettere il corretto funzionamento del collare e soprattutto di immagazzinare tutti i dati raccolti.
Quali sono i risultati finora raggiunti?
Ad oggi Neuron Guard ha raggiunto un’importante milestone da un punto di vista scientifico: completamento della fase pre-clinica. Il terzo prototipo del dispositivo (nella foto) è stato testato in laboratorio e ci ha consentito di dimostrare un abbassamento della temperatura cerebrale di 0,5°C in un’ora di trattamento.
I risultati ottenuti sono stati riportati in un articolo scientifico, che è in fase di revisione. Inoltre, abbiamo ottenuto il brevetto italiano e avviato le fasi regionali in 13 paesi, tra cui Europa, Stati Uniti e mercati emergenti quali Israele, Brasile e Cina, luoghi in cui il nostro dispositivo potrebbe avere un’ampia e rapida diffusione”
Quando avremo la possibilità di vedere il vostro prodotto sul mercato?
Fermo restando il bisogno di raccogliere i neces-sari fondi per le successive fasi di sviluppo clinico e produttivo, Neuron Guard raggiungerà il mercato nei prossimi due anni.
Il tutto avverrà una volta ottenute le necessarie certificazioni previste dalla comunità europea e dai paesi anglosassoni. Occorre inoltre ampliare la struttura organizzativa, con l’inserimento di figure professionali qualificate ed esperte del settore scienze della vita, in particolare dei dispositivi elettromedicali.
Attualmente la nostra sede è all’interno di un ufficio di famiglia, ma il nostro obiettivo è trovare uno stabilimento idoneo per la progettazione, l’assemblaggio e la produzione dei primi dispositivi necessari per gli studi clinici. Ovviamente, affinché ciò avvenga, siamo alla continua ricerca di investitori privati ed istituzionali in grado di apportare le risorse necessarie per accelerare lo sviluppo.
Siete una startup modenese. Quanto per voi è importante la vicinanza al distretto mirandolese, primo in Europa e secondo nel Mondo?
Per noi la posizione geografica della nostra azienda risulta altamente strategica. Non dimentichiamo che i risultati finora ottenuti sono stati raggiunti con il coinvolgimento di attori di primaria importanza sul territorio, vale a dire la collaborazione con: Tecno Elettra Impianti per lo sviluppo dei prototipi;
l’Università di Modena e Reggio Emilia, in particolare il Prof. Alberto Barbieri che ci ha supportato nella redazione dell’articolo scientifico; la Fondazione Democenter, che ci ha aiutati nella sottomissione del nostro progetto al Bando Startup Innovative Regione Emilia Romagna 2013, a cui siamo stati ammessi al finanziamento e ad oggi siamo in fase di rendicontazione.
Se doveste confidarmi un vostro sogno imprenditoriale, quale sarebbe il primo che vi viene in mente?
Neuron Guard ha un sogno nel cassetto: trasformare il nostro sistema integrato di protezione cerebrale in una soluzione per il pronto intervento da posizionare in tutti i luoghi pubblici, così come è stato fatto con il Defibrillatore Automatico Esterno.
Il raggiungimento di questo traguardo ci consentirebbe di diventare il dispositivo medico di riferimento per il trattamento precoce del danno acuto e di salvare milioni di vite umane.